EDIZIONE NUMERO 53: Come ogni anno sono presente al Carnevale di Follonica per raccontare con le mie immagini la kermesse dei carri e la bellezza delle reginette. Mi preme ricordare che il Carnevale di Follonica è realizzato da volontari che sacrificano il proprio tempo per costruire carri e costumi per la gioia di grandi e piccoli. A tutti loro, a prescindere dai risultati della competizione carnevalesca, va il mio ringraziamento e saluto.
Anche quest’anno collaboro con le mie foto alla pagina “Carnevali d’Italia”.
I Rioni, i Carri e le Reginette

RIONE CHIESA. “SQUALI DEL WEB” Reginetta: JANINE TROMBI.
SECONDO PREMIO “CARRO” e SECONDO PREMIO “REGINETTA” «Il titolo del nostro carro è Squali del web» così il rione Chiesa presenta il proprio Carro. «Prima di iniziare la spiegazione del nostro bozzetto vorrei fare una piccola premessa: viviamo in un’epoca in cui i social network sono diventati parte integrante del nostro quotidiano, sono punti di incontro virtuali che ci permettono di socializzare, tenersi in contatto con amici e parenti lontani, divulgare idee e tanto altro» precisa il presidente Marco Frosi. «I social network di per sé non hanno una valenza positiva o negativa, è l’uso che se ne fa che ne determina il risultato: spesso accade che, nelle mani sbagliate, diventino veri e propri strumenti di tortura e distruzione: ci riferiamo agli Haters, letteralmente “gli odiatori”, che deridono ed insultano altri utenti sui social network, fomentando l’odio. Noi abbiamo ideato e realizzato questo tema perché lo riteniamo una vera e propria piaga sociale; gli haters, il cyberbullismo e tutto ciò che ne concerne non sono purtroppo una parentesi passeggera da prendere alla leggera, realizzando il nostro carro non cerchiamo di sminuire o svilire le ripercussioni o i sentimenti che spesso ognuno di noi si è trovato a dover affrontare. Le parole di odio feriscono sia psicologicamente che fisicamente, per questo è fondamentale educare fin da bambini all’amore, al rispetto ed all’empatia verso il prossimo. Abbiamo quindi deciso di rappresentare gli haters sotto forma di uno squalo famelico: nell’immaginario collettivo lo squalo è sinonimo di aggressività e cattiveria, che esce dallo schermo di un computer, frantumandolo. l’odio infatti non lascia scampo e, così come lo squalo afferra la sua preda, rappresentata dalla nostra reginetta e la aggredisce, cosi gli haters attaccano senza sosta il malcapitato di turno. Per quanto riguarda la mascherata quindi ci siamo orientati sviluppando l’idea della tastiera: ogni figurante rappresenta un vero e proprio tasto che si stacca e cade, il più possibile lontano dall’utente-squalo e non essendo più a sua disposizione, non possono essere utilizzati come strumenti per diffondere odio e risentimento. Una volta liberati, i tasti non sono più “vincolati” all’uso crudele che certamente ne farà l’haters, ma nelle mani di altri utenti, saranno liberi di creare messaggi positivi: questo messaggio lo ritroviamo ai lati dello schermo del pc, in cui abbiamo pensato di raffigurare delle mani pronte ad accogliere messaggi di pace. E’ lo stesso utente-squalo, in un crescendo di rabbia e autodistruzione, che spezza la tastiera e rompe l’unico mezzo e collegamento con cui può perpetrare il suo intento “malvagio”; questo tema è complesso e molto ampio: ciascuno dei presenti sarà stato almeno una volta ” vittima e carnefice “, noi del rione chiesa abbiamo cercato di rappresentarlo con quest’allegoria e vorremmo che il nostro carro fosse un monito: la cattiveria gratuita e l’aggressività non porta mai niente di buono, solo ad isolarci ancora di più. Ci auguriamo che ciascuno di noi riesca a frenare l’impulso di aggredire solo perché riparato da uno schermo e solo per il gusto di farlo».

RIONE PRATORANIERI “L’IMPERO COLPISCE ANCORA” Reginetta: VIOLA FROLLI
«Nel costruire e progettare il nostro carro quest’anno abbiamo deciso di fare riferimento alla saga cinematografica di Star Wars, un tema di fantascienza che ha avuto molto successo dal 1977 in poi, tanto da rivelarsi un vero e proprio fenomeno culturale attirando una vasta schiera di appassionati» afferma il presidente Giacomo Manni. Il tutto si svolge in una galassia immaginaria in un’epoca non precisata con una varietà di protagonisti tra cui umani, robot, droidi e naturalmente le astronavi che permettono gli spostamenti nella vastità della galassia. Il tema non è altro che la lotta tra il bene rappresentato dalla repubblica contro il male rappresentato dall’impero. Anche se le immagini appartengono alla fantascienza il fine è quello di fare riferimento ad eventi storici avvenuti sulla terra o che si stanno attualmente verificando. Potremmo infatti cogliervi con un pò di fantasia riferimenti a varie situazioni che si stanno evolvendo nella politica mondiale. Il nostro carro segue le linee della geometria ed i mascheroni raffigurano la forza dell’impero, cioè a dire il potere del male. Il bene potrà fermare l’avanzata del male? Questo l’enigma che poniamo».

RIONE CASSARELLO. “SIAMO TUTTI FIGLI DI…” Reginetta: ALESSIA MONTAUTI.
TERZO PREMIO “MASCHERATA A TERRA”. Si intitola “Siamo tutti figli di…” il carro realizzato dal rione Cassarello per il carnevale follonichese. «L’epica guerra di Troia, narrata da Omero nell’Iliade, è l’intramontabile testimonianza di come vi sia uno scollamento profondo fra le reali cause che portano ad un conflitto armato e le motivazioni che vengono poi rifilate alla popolazione, spesso inneggianti ad altri valori nobili che possono accendere il fuoco negli animi dei futuri combattenti» afferma il presidente Mario Buoncristiani. «La guerra di Troia è la dimostrazione lampante di questo percorso: un conflitto nato per contrastare la forza militare e commerciale della città e del suo porto è passata alla storia, attraverso i millenni, come una guerra per recuperare Elena, la donna amata, meschinamente rapita da Paride e tenuta ostaggio dal nemico. Dai tempi di Troia, fino ai tempi odierni, l’insegnamento da trarre è sempre lo stesso: ogni guerra, per quanto spacciata nobile, in realtà ha come motivazioni vere i soliti interessi economici e la ricerca spasmodica del potere. Per questo dall’antica Grecia ad oggi “siamo tutti figli di…”».

RIONE CAPANNINO “STOP, E’ L’ORA DI ESSERE LIBERE E DI ESISTERE” Reginetta: SARA VENTURA.
«Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede coraggio una sfida che non finisce mai» afferma la presidente Monica Belloni. «E così è sempre stato nel passare degli anni. Il rione Capannino quest’anno vuol dire “basta” e lo diciamo a modo nostro, con le sfumature che il mondo del carnevale riesce a creare. Con la musica diciamo basta sulle note del “Nessun dorma” di Giacomo Puccini. Stop al femminicidio, stop alle violenze di ogni genere, fisiche e non. Usciamo da questo momento buio, un po’ come la notte. Siamo positivi nel credere che dopo una notte così buia ci sia un’alba meravigliosa. Ed allora “svegliamoci” affinché la donna possa dire finalmente “All’alba vincerò”. Con il mascherone centrale abbiamo voluto rappresentare la madama Butterfly, anch’essa vittima di soprusi e manipolazioni da parte del mondo maschile. In una mano tiene un ventaglio, simbolo tradizionale giapponese con un profondo significato: che la felicità sia piena di avvenimenti colmi di gioia che possano estendersi fino fino a divenire grandi proprio come l’estesa apertura di un ventaglio. Nell’altra mano una Maschera. La maschera che copre il sangue e il dolore delle donne, la maschera come volto della paura. Il nostro corpo di ballo rappresentato da farfalle in segno di trasformazione e rinascita per far si che questi cuori rinchiusi nelle gabbie possano spiccare il volo rendendosi liberi da ogni sopruso e manipolazione. La nostra reginetta , la figura principale, incarnerà alla perfezione quello che sono gli ideali di questo argomento. Non lasciando però da parte il fatto che comunque è carnevale».

RIONE CENTRO “BUON COMPLEANNO MINA” Reginetta: MICHELA LOMBARDI.
«Il nostro carro vuole essere un omaggio alla più grande donna, artista, ed interprete che il mondo abbia mai conosciuto: la cantante Mina» afferma la presidente Silvia Gani. «Il 2020 per Mina è un anno magico ricco di date ed anniversari da festeggiare. Spengerà 80 candeline, saranno passati 50 anni da “insieme” e dall’incontro con Battisti, 60 dall’uscita del primo LP “Il cielo in una stanza” quando aveva 20 anni. Abbiamo cercato di creare un’armonia di elementi che, messi insieme alle coreografie i vestiti e le canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana dagli anni 60 ad oggi, speriamo vadano a creare una esplosione di gioia nei volti di chi parteciperà e si emozionerà insieme a noi».

RIONE SENZUNO “VIVA LA VIDA!” Reginetta: ELENA SOFIA BRUCIAFERRI
PRIMO PREMIO “MASCHERATA A TERRA” El Dia de Los Muertos è la festa dei morti che celebra la vita. Una commemorazione dei defunti che si trasforma in un allegro carnevale di colori e musica. Il Rione Senzuno danza attorno alla morte, ispirandosi al Messico e alla sua tradizione popolare. Bambini, giovani e adulti indossano travestimenti da scheletri colorati, ballano e sfilano festeggiando la vita, di cui la morte è un passaggio gioioso e inevitabile. “Viva la vida”, titolo della più famosa opera della pittrice messicana Frida Kahlo è la versione senzunese di una delle più antiche espressioni culturali del centro America, patrimonio dell’UNESCO dal 2008, che celebrando gli antenati afferma l’identità di un popolo e le sue origini indigene mostrando la morte da un punto di vista decisamente insolito e gioioso. E il carro del Rione Senzuno celebra tutto questo con una danza che è anche l’incontro tra i due grandi scheletri abbigliati, truccati secondo la tradizione de el Dia de Los Muertos, proprio per celebrare la festa, la vita, l’amore, l’allegria. Attraverso l’allegria, i colori e la musica, i defunti si ritrovano e si riconnettono alla vita ecco perché i due mascheroni nel loro avvicinarsi si allontanano anche, in questo ripetersi annuale che è anche la danza della vita. Il carro è preceduto dalla sfilata a terra, interamente disegnata e confezionata a mano; tutti i costumi sono stati prima immaginati, poi disegnati, modellati, cuciti e dipinti a mano, dalle maschere alle decorazioni dei costumi maschili. Viva la vida!

RIONE 167 OVEST “L’ABBRACCIO CHE CI SALVA” Reginetta: ARIANNA TOTH
PRIMO PREMIO “CARRO”, PRIMO PREMIO “REGINETTA”, SECONDO PREMIO “MASCHERATA A TERRA”. Si chiama “L’abbraccio che ci salva” il carro proposto per questo carnevale 2020 dal rione 167 ovest Campi alti al mare. Il carro rappresenta un grande albero, seduto e umanizzato. «L’uomo e la tecnologia, il boom economico e industriale, i progressi in ogni campo scientifico e medico, le energie rinnovabili, il boom dell’industria nucleare. Se da un lato tutto questo ha fatto si che l’uomo potesse vivere meglio, dall’altro il risvolto della medaglia è negativo, con aspetti devastanti e conseguenze pericolose mettendo a rischio la stessa umanità» afferma il presidente, Genesio Sassara. «Ancora oggi infatti una delle conseguenze più pericolose per l’uomo e il mondo che lo circonda sono gli effetti dovuti all’esplosione della centrale nucleare di Chernobyl, e di qualche tempo fa in Giappone a Fuskushima. Allora è giusto fermarci e capire quanto siamo in pericolo: per questo è importante ristabilire la giusta armonia con la natura, solo così avremmo una chance di sopravvivenza. Ma chi ci può aiutare? Noi crediamo anche un semplice albero, secco, indebolito, con poche foglie, che con le sue ultime forze cerca di proteggere una vita, tra i suoi rami con un abbraccio. Un albero che diventa un vero protettore della natura e dell’umanità intera, diventando lui stesso una barriera che cerca di rallentare o fermare l’avanzare del progresso dell’industria nucleare. Un albero che non si da per vinto , anche se la rigogliosità la sta perdendo così come la sua linfa naturale , ma trova in se stesso la forza della sopravvivenza, la voglia di proteggere tutta la natura, anche perché vede che quella vicina alle industrie ormai è contaminata e morente , il suo scopo è salvaguardare l’ambiente, i colori e i profumi dei fiori, degli alberi, del mondo animale e quindi dell’umanità intera» prosegue Sassara. «Avrà cosi l’aiuto anche della natura stessa, che cerca di combattere e a non farsi sconfiggere, trovando nuove energie dalla terra non contaminata e grata al grande albero che diventa il protettore con il suo amorevole abbraccio».

RIONE ZONA NUOVA “SIAMO ALLA FRUTTA… PER FORTUNA POI ARRIVA IL DOLCE!” Reginetta: FRANCESCA BIANCHI
TERZO PREMIO “CARRO” «E’ sera in una qualunque casa italiana, la famiglia è riunita per la cena con il televisore acceso su un telegiornale. Un primo piatto tra crisi economiche e guerre, un secondo piatto tra immigrazione e politica interna, un contorno tra tasse e problemi dell’Europa. Il giornalista parla di femminicidi ed omicidi stradali quando i genitori all’unisono dicono “siamo alla frutta”. I figli nella loro innocenza rispondono “…Per fortuna poi arriva il dolce”» inizia così il racconto del presidente Cristiano Battisti. «Se questo accade in una casa di Follonica dove si respira carnevale può capitare che la figlia di 9 anni disegni uno schizzo e lo presenti al proprio rione al grido di “rendiamo più dolce il mondo”. Ed ecco qui il nostro carro, una piccola pasticciera che produce dolci con gioia e felicità al solo scopo di diffondere nella quotidiana vita amara quella dolcezza di cui tutti abbiamo bisogno. Ed insieme a lei a diffondere la dolcezza troveremo le nostre ragazze del carro formato bastoncino di zucchero, la nostra bellissima reginetta Francesca, la nostra mascherata a terra formata da mille colori come i gustosissimi lecca lecca, ed i bambini della scuola primaria Cimarosa che hanno anche contribuito con dei lavoretti alla realizzazione del carro. I carristi nel capannone a costruire il carro, le donne a provare coreografie e cucire i vestiti, tanti notti fredde, in locali angusti ma sempre con un piatto di dolcetti vicino al grido di per fortuna il dolce è arrivato. Speriamo che la nostra allegria e dolcezza vi contagi tutti quanti e rendendo ciascuno di voi un pochino più dolce avremo reso più dolce anche il mondo».